Riconoscimenti civili, premiati i cittadini Clarensi

Si è tenuta nella mattinata di sabato 15 febbraio la Cerimonia di consegna dei Riconoscimenti Civici: altissimo momento istituzionale, introdotto nel 2006, che vede Chiari festeggiare i suoi cittadini benemeriti in occasione della festività dei Santissimi Faustino e Giovita, Patroni della Città di Chiari.

Quest’anno a comporre la Commissione aggiudicatrice dei Riconoscimenti sono stati i consiglieri comunali Cristian Vezzoli, Ermanno Pederzoli e Giuseppe Gozzini.

La cerimonia si è tenuta in Sala Repossi (nella Casa Comunale), alla presenza delle più alte cariche della città. A fare gli onori il sindaco Massimo Vizzardi e il Presidente del Consiglio comunale Laura Capitanio, la quale ha sottolineato come questi riconoscimenti siano espressione del sentimento di stima e riconoscenza della città tutta nei confronti di persone e realtà che contribuiscono con passione e dedizione alla crescita sociale e culturale della comunità.

Ecco perché, proprio a sottolineare il vincolo tra i premiati e la cittadinanza, quest’anno per la prima volta si è deciso di far sì che i benemeriti fossero presentati da esponenti clarensi della società civile clarense stessa.

 

I PREMIATI

Benito Zizioli – protagonista generoso dell’associazionismo clarense che ha fatto dell’impegno nel campo della prevenzione alle malattie cardiovascolari una missione trentennale – è stato premiato come esempio concreto di quanto il contributo appassionato di ciascuno sia significativo per promuovere il benessere della comunità. A introdurre questo cittadino benemerito – tra i fondatori del sodalizio Amici per il Cuore e tuttora è attivo nell’associazione – è stato non a caso il dott. Claudio Gentilini, Dirigente medico del reparto di Cardiologia dell’ASST Franciacorta di Chiari.

Riconoscimento civico anche per l’associazione Croce Bianca: meritevole realtà che oggi conta un’ottantina di volontari (militi), i quali con costanza e dedizione proseguono nell’impegno di prendersi cura del prossimo; un impegno che – accompagnato da un forte spirito di squadra – si concretizza quotidianamente sul territorio in preziose azioni di prevenzione e assistenza sanitaria. A presentare questa importante realtà è stato il prof. Pietro Capitanio: tra i primi militi che hanno dato vita all’associazione ben dodici anni fa.

Infine, il terzo Riconoscimento Civico è stato assegnato al dott. Angelo Marconi: insignito portavoce della cultura bresciana sul territorio nazionale, che preserva e tramanda la lingua dialettale e identitaria della comunità. Grazie al suo lavoro in versi – nella sua poesia la clarensità si fa bellezza fruibile dai più – il nostro concittadino nel 2016 si è aggiudicato il primo premio nel concorso nazionale Salva la tua Lingua Locale (indetto dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia), ricevuto dal Presidente onorario della giuria, prof.Tullio De Mauro, durante la cerimonia tenutasi in Campidoglio.

A introdurre il poeta è stato il dott. Sergio Faustini, Presidente della Pro Loco di Chiari, il cui Consiglio Direttivo nel 2019 ha nominato proprio Marconi come Socio Onorario dell’associazione. E a testimonianza dell’alto valore e dello stretto legame tra il poeta e la città, al termine della cerimonia Marconi ha omaggiato i presenti leggendo la poesia San Faüstì (tratta dalla sua raccolta Ombrìe d’amur), dedicata proprio alla festa patronale.

 

LA MESSA E LO SCAMBIO DI DONI

A seguito della cerimonia civile si è tenuta la tradizionale messa in Duomo – presieduta dal Vicario Generale don Gaetano Fontana – al termine della quale si è tenuto lo storico Scambio di Doni.

 

L’Amministrazione comunale ha inteso proseguire il percorso iniziato lo scorso anno, donando alla parrocchia un contributo economico finalizzato al restauro conservativo della chiesa della Beata Vergine di Caravaggio, al cimitero. Opera alla quale la cittadinanza è fortemente legata e a cui si dedica con costanza e generosità il comitato specifico: l’Amministrazione ha così voluto testimoniare nuovamente la sua partecipazione all’opera di graduale recupero del bene.

Il Sindaco, come come da tradizione, ha accompagnato questo impegno con un mazzo di rose rosse e mimose: ovvero i tremarì, da anni simbolo della nostra festa patronale.

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