Aree omogenee: grande partecipazione al tavolo di confronto
Si è svolto ieri, in videoconferenza, il primo incontro dedicato alle Aree Omogenee, organizzato dalla Provincia di Brescia, in sinergia con l’Università degli Studi di Brescia, Dipartimento di Giurisprudenza. Hanno partecipato 50 sindaci, dei 100 comuni della Bassa Bresciana.
Un incontro positivo finalizzato a favorire l’attuazione del processo di aggregazione per i singoli Comuni che non hanno un punto di riferimento, semplificando in questo modo e rendendo più efficienti i rapporti amministrativi fra gli Enti, ottimizzandone le risorse umane e finanziarie, svolgendo funzioni propositive e di coordinamento in ordine a questioni d’interesse generale attinenti alla programmazione e alla pianificazione del territorio di propria competenza.
«Le Aree Omogenee sono strumento importante – ha dichiarato il presidente della Provincia Samuele Alghisi – per identificare le peculiarità del territorio e consentire di valorizzarne risorse e possibilità di sviluppo. La grande partecipazione di ieri ha confermato l’interesse del territorio che, attraverso le Aree Omogenee, potrà essere meglio rappresentato, grazie a un lavoro capillare che la Provincia sta portando avanti insieme all’Università, ascoltando le esigenze dei territori interessati».
Il presidente Alghisi, con decreto 216/2020 ha individuato nella figura del consigliere provinciale Massimo Tacconi il referente del Tavolo di Lavoro “Aree Omogenee della Provincia di Brescia”, che, attraverso la pianificazione di aree omogenee, può creare forti sinergie volte alla valorizzazione e allo sviluppo delle zone individuate.
“E’ stato un confronto proficuo – ha dichiarato Tacconi – E’ emersa la volontà di fare rete e ora attendiamo di ricevere le considerazioni sollevate durante la riunione, per predisporre un documento condiviso, che contiamo di presentare ad Ottobre. Tengo a precisare che questo lavoro non sarà mero frutto del Tavolo che ho il piacere di coordinare, ma un documento che parte dal basso, dai sindaci, con grande senso di appartenenza ai territori, e che la Provincia elaborerà, tenendo conto delle esigenze e delle richieste emerse, nel rispetto delle leggi di riferimento. La Regione , a tal proposito, dovrà approvare la struttura sovracomunale che stiamo creando e a breve ci confronteremo anche con i vertici lombardi”.
L’Università, con la responsabilità scientifica di Adriana Apostoli, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, ha dato vita, in questi mesi, allo studio delle varie forme di associativismo, dalle quali sono emerse le possibili conformazioni legate non solo alla gestione dei servizi, ma anche alla promozione del territorio, permettendo ai comuni interessati un rapporto diretto e unitario nei confronti degli altri interlocutori: Comuni, Provincia, Regione, Istituzioni nazionali ed europee.