Il gelo nelle stalle lombarde: cappottini e lampade riscaldanti

Cappottini per proteggere gli animali più piccoli, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell’acqua: così negli allevamenti lombardi ci si attrezza ad affrontare le correnti di gelo artico che stanno investendo in questi giorni l’Italia.

 

Simone Minelli, allevatore di Motteggiana con 300 capi, dei quali la metà in mungitura spiega che ha cominciato a proteggere i vitelli appena nati con dei cappottini per difenderli dal freddo. Di prima mattina la temperatura scende anche diversi gradi sotto lo zero, poi durante il giorno si alza un po’, ma ci si è attivati per affrontare adeguatamente il gelo: è presente un impianto per scaldare l’acqua che bevono gli animali e lampade termiche nelle sale mungitura.

 

Negli anni ci si è preparati a ridurre i disagi dovuti a un freddo intenso come quello di questi giorni. Ci si è dotati di coibentazione, lampade e riscaldamento dove necessario, soprattutto dove ci sono gli animali più piccoli. Ma se le temperature dovessero scendere ancora potrebbero esserci problemi con le tubature esterne: se dovessero gelare, sarebbe necessario intervenire con la fiamma per sciogliere il ghiaccio.

 

Con queste condizioni le verdure coltivate a terra sono ormai marcite. Il freddo costringe a una riduzione dell’attività in pieno campo. Di fatto, in questo periodo, nella nostra zona si può lavorare solo in serra, dove però l’esigenza di far fronte con il riscaldamento agli sbalzi termici ha inevitabilmente un impatto sull’aumento dei costi di produzione.

 

Il conto per l’agricoltura italiana potrebbe salire in misura esponenziale: siamo di fronte all’ennesima anomalia dopo un 2018 segnato da un andamento climatico estremo, con caldo e siccità alternati e violenti temporali e gelo che hanno causato danni per oltre un miliardo e mezzo di euro in campi e stalle in tutta Italia.

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