Continua il Festival della Brescianità
Venerdì 8 e sabato 9 marzo, sempre alle 21 nello Spazio Teatro IDRA di MO.CA (Via Moretto, 78 – Brescia) andrà in scena la seconda produzione di Assocazione Culturale SR mirata alla ricerca di una nuova drammaturgia del teatro dialettale.
Il testo in scena, scritto da Giuseppe Marchetti, è il vincitore della prima edizione del bando “Premio per una nuova drammaturgia del teatro dialettale” inserito nel progetto Slümà, palpà, creelà” (ovvero: guardare con occhio attento e preciso, toccare con mano in senso quasi carnale, per poi crivellare o setacciare al fine di ritenere ciò che di importante e valido si può trasmettere) vincitore del bando regionale promosso dall’Archivio di Etnografia e Storia Locale.
Lo spettacolo debutterà venerdì 8 marzo alle ore 21, con replica sabato 9 marzo allo stesso orario: “La Madòna de la nef”
Autore: GIUSEPPE MARCHETTI
Regia: GIACOMO ANDRICO
In scena: SERGIO MASCHERPA
Scenografia e costumi: ROSSELLA ZUCCHI
Musiche originali: CLAUDIO SMUSSI
Supporto tecnico: IRO SURACI
Produzione: ASSOCIAZIONE CULTURALE “SR”
Il testo, altamente drammatico e di forte impatto scenico, rappresenta con crudo realismo, senza cadute di tensione, il delirio di un tossicodipendente negli ultimi momenti della sua vita, e può essere letto come specchio di una disperazione più generale, largamente dilagante nel mondo di oggi, soprattutto in quello giovanile, che ha perso o rischia di perdere obiettivi e valori.
Il dialetto, qui chiamato ad esprimere contenuti di bruciante attualità, non è ritratto mimeticamente, ma appare frutto di un sapiente e minuzioso intreccio tra il modello bresciano ed una tipologia lombardo-occidentale (milanese?), accanto all’italiano del Narratore ed a quello, particolarmente sottolineato, della suora e della Madonna. Per rappresentare il tormento confuso del protagonista, una scelta di raffinata cultura, che colloca il testo in una tradizione di poesia e teatro dialettali di tipo espressionistico, ricco di nomi illustri, da Porta a Testori.
Descrive così, l’autore, il processo di ricerca artistica perseguito nella stesura del testo: “Un grido composto da parole. Un urlo angosciante, disperato, abissale, fessurato dal desiderio di sfondare la lingua, allo stesso modo in cui, attraverso la droga, vorrebbero sfondare la vita Gat de marmo e Panchi, ragazzi di provincia negli anni settanta del secolo scorso, quando la “droga” non era un fenomeno di marketing dettato dalla spinta al cosumismo, ma un fenomeno di “indisciplina” collettiva, di rifiuto delle regole, delle normative, della consuetudine,della mancanza di libertà della fabbrica. Un rifiuto sibillato da un’animalesca voglia di vivere in libertà…” Giuseppe Marchetti
Il festival si svolgerà nello Spazio Teatro IDRA, al MO.CA – Centro per le Nuove Cultre, in via Moretto 78 a Brescia.
Si svolgerà nelle serate di venerdì 1 e sabato 2 marzo, alle ore 21.00, con la prima nazionale della piéce “A-mur”, autore del testo è Armando Azzini, la regia di Davide D’Antonio e in scena ci sarà Giuseppina Turra.
Il fine settimana successivo, venerdì 8 e sabato 9 marzo, sempre alle ore 21.00, debutterà invece “La Madòna de la nef” di Giuseppe Marchetti e Giacomo Andrico a dirigere la scena calcata da Sergio Mascherpa.
Residenza IDRA
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