Associazione Artigiani sui corrispettivi elettronici
Anche se il periodo è di generale riposo non è inopportuno ricordare ai colleghi artigiani – dice una nota dell’Associazione Artigiani – alcune incombenze ed una richiesta che come organizzazione di categoria “abbiamo avanzato nei mesi scorsi e sulla quale continueremo a fare pressing anche durante il periodo feriale”. Il riferimento è per l’obbligo che le ditte artigiane hanno di memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi relativi a cessioni di beni e prestazioni di servizi entrato in vigore dal primo luglio scorso per i soggetti con volume d’affari superiore a 400 mila euro e dal prossimo gennaio per tutti gli “altri” soggetti. Con una circolare del 29.6.2019 (la n. 15/E) l’Agenzia ha fornito chiarimenti precisando che i soggetti obbligati dall’1.7.2019, non ancora in possesso di un registratore telematico, possono temporaneamente adempiere fino al 31/12/2019 all’obbligo di memorizzazione giornaliera dei corrispettivi mediante l’emissione della ricevuta fiscale e di trasmettere giornalmente l’importo dei corrispettivi utilizzando alternativamente il servizio messo in funzione dall’Agenzia stessa sulla partizione “fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate oppure utilizzando il programma appositamente predisposto dalla propria casa di software. La stessa possibilità con la circolare 15/E è stata data ai soggetti con volume d’affari inferiore ai 400.000 € che quindi potranno dal 01/01/2020 al 30/06/2020 trasmettere i corrispettivi con la modalità temporanea se non provvisti di registratore telematico.
Va detto che la scelta di poter trasmettere i corrispettivi giornalieri non obbligatoriamente con l’utilizzo di un registratore telematico è da subito stata la richiesta fatta dall’Associazione Artigiani in quanto moltissime aziende lavorano non in una sede fissa ma presso il domicilio della clientela (elettricisti, idraulici, pittori ecc) e il doversi dotare di un registratore telematico “virtuale” installato su un smartphone e/o tablet del titolare e di tutti i dipendenti rappresenterebbe un costo non sostenibile dalle aziende. Inoltre vi sono anche molte aziende che emettono corrispettivi in modo saltuario e anche per loro l’acquisto di un registratore telematico sarebbe economicamente svantaggioso.
La richiesta dell’Associazione Artigiani è che il periodo di sei mesi per la trasmissione giornaliera dei corrispettivi non sia temporaneo ma reso a regime. La certificazione dell’incasso del corrispettivo per le ditte artigiane continuerebbe ad essere l’emissione della ricevuta fiscale e con i termini di 12 giorni previsti dalla normativa, la somma dei corrispettivi incassata nella giornata verrebbe inviata all’Agenzia delle Entrate con le medesime modalità previste in questi sei mesi “provvisori”.
E’ una richiesta che crediamo sia dettata anzitutto dal buonsenso, fatta da una Associazione che in materia di introduzione di nuove tecnologie e modalità da parte dell’Agenzia delle Entrate non ha mai fatto ostruzionismo pur chiedendo, ove necessario, una serie di modifiche in più d’un caso accolte. Questo dovrebbe essere uno di questi casi. Sarebbe utile per la categoria degli artigiani che la richiesta di riesame del provvedimento sia valutata quanto prima: dimostrerebbe attenzione ad una esigenza della categoria senza mostrare, come qualche volta accade, di intervenire all’ultimo momento.