Sostenibilità: criterio di successo

Dall’ormai lontano 2011, anno della prima edizione di Azienda Sicura Day, il gruppo Farco propone alle aziende un convegno finalizzato a condividere approfondimenti sui più diversi temi che interessano la vita di aziende e lavoratori.

L’edizione 2019 del convegno, realizzata con la partnership di SQS (ente di certificazione svizzero), è stata l’occasione per mettere sul tavolo della discussione un tema fondamentale per tutti: La sostenibilità.

 Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Sottoscrivendola, l’Italia si è impegnata a declinarne gli obiettivi nell’ambito della propria programmazione economica, sociale e ambientale; 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030.

Sono diversi gli ambiti in cui si coniuga il tema della sostenibilità, e tutti sono fra loro interconnessi e fondamentali per assicurare il benessere dell’umanità e del pianeta: dalla lotta alla fame all’eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali all’affermazione di modelli di produzione e consumo sostenibili.

Sul fatto che la sostenibilità sia una scelta obbligata siamo tutti d’accordo; – ha sottolineato il Presidente di Farco Group Roberto Zini aprendo i lavori – il problema è però capire come declinarla nel modo corretto. Per le Imprese pensare in un’ottica di sostenibilità significa avere un pensiero lungo: vale a dire non ragionare solo ed esclusivamente sul domani, sugli obiettivi da raggiungere a fine anno, ma significa ragionare sul futuro dei prossimi 20 anni, sul futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti”.

 Il Ministero dell’Ambiente, nella pagina di presentazione dell’Agenda, dichiara che gli obiettivi hanno carattere universale – si rivolgono cioè tanto ai paesi in via di sviluppo quanto ai paesi avanzati – e sono fondati sull’integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica), quale presupposto per sradicare la povertà in tutte le sue forme.

“Alle imprese, ma anche a tutti i singoli lavoratori ed ai cittadini, – ha ribadito Roberto Zini – la sostenibilità chiede di pensare meglio a quello che si fa mentre lo si fa. Sostenibilità significa saper ragionare a 360 gradi, non riducendo il concetto alla sola sostenibilità ambientale di cui tanto oggi si discute, ma prevedendo azioni che impattino in maniera completa sulla nostra vita per mezzo di politiche di tipo economico, sociale, ambientale e generazionale”.

 L’attuazione dell’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese, pubbliche e private, alla società civile e alle istituzioni, dalle università agli operatori dell’informazione e della cultura.

Come già positivamente sperimentato nell’edizione 2018, nel convegno ASDY le protagoniste saranno le aziende e i loro progetti. Tre realtà industriali del nostro territorio, ma avrebbero potuto essere davvero molte di più, sono infatti intervenute presentando i propri progetti ed i propri investimenti in tema di sostenibilità. Aziende che hanno investito in progetti concreti di sostenibilità e che hanno condiviso il loro percorso, le buone prassi e i risultati ottenuti.

Un’occasione importante di condivisione di modelli virtuosi e di iniziative concrete.

È una sfida di sistema, – ha concluso il Presidente Zini – è in gioco il futuro … il futuro dell’uomo nelle sue varie dimensioni”.

 

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