Non esistono raccomandazioni sulla sanificazione degli spazi all’aperto

In questi giorni resi così difficili dalla grave emergenza sanitaria basta davvero poco per scatenare, anche e soprattutto via social, discussioni e polemiche. Sono diversi gli argomenti che, più o meno a proposito, vengono posti al centro dell’attenzione. Tra questi nelle ultime ore si è parlato a lungo sulla necessità o meno di sanificare gli spazi all’aperto. Complice l’agitazione del momento, sono stati numerosi gli interventi a questo “dibattito virtuale” che a Ghedi ha indotto a prendere posizione anche il sindaco Federico Casali: “Innanzitutto – ha sintetizzato il primo cittadino ghedese – mi sia consentito premettere che stiamo facendo il possibile per affrontare questa situazione tanto seria nel migliore dei modi e stiamo adottando tutte le precauzioni necessarie al fine di prevenire il diffondersi del contagio. In questo l’istituzione del Centro Operativo Comunale rappresenta un valido punto di riferimento a sostegno della nostra comunità ed è in questa direzione che continueremo il nostro percorso. Per quel che riguarda in particolare il discorso della sanificazione delle aree pubbliche all’aperto, non mancano le richieste di intervento in tal senso. Devo però precisare che la nota emanata lo scorso 13 marzo dall’ATS di Brescia ha sottolineato che: “Non esistono raccomandazioni specifiche da parte di Istituzioni internazionali e nazionali a supporto della sanificazione di spazi pubblici all’aperto per l’emergenza Covid19 (ad esempio strade). Sull’argomento ha preso posizione sabato 14 marzo l’ANIAD, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione, che in una nota ha ufficializzato di avere posto espressamente tale domanda al Ministero della salute chiedendo spiegazioni sulla controversa materia. La risposta ministeriale ha ribadito che “la sanificazione dell’ambiente esterno non è prevista dal DPCM, quindi non è presente la linea guida. Inoltre l’utilizzo di sostanze come il cloro, dannose per l’ambiente acquatico potrebbe rappresentare un problema dal punto di vista della tutela ambientale”. L’ANIAD ha confermato di condividere la posizione del Ministero della salute e, vista l’importanza della materia, ha aggiunto di avere costituito un tavolo tecnico per stilare un’adeguata documentazione da presentare al Ministero ed individuare le linee guida, le buone pratiche di lavoro, nel campo della sanificazione. Riassumendo tutte queste considerazioni – è la conclusione del sindaco Federico Casali – in questo preciso momento non sembra opportuno mettere in atto un intervento che non solo non è stato consigliato dalle autorità competenti e dagli esperti di settore, ma che potrebbe anche presentare effetti sgradevoli come quello nel quale potrebbero incorrere, solo per fare un esempio, le persone allergiche al cloro. Dobbiamo mantenere alta la guardia ed evitare di lasciarci andare a scelte dettate più dall’ansia o dall’isteria del momento che altro. Conservare una giusta ragionevolezza di intervento può rivelarsi in questo momento la migliore strategia per cercare di risolvere questa grave emergenza. Non dobbiamo lasciarci prendere dalla paura, posso rassicurare la nostra comunità che stiamo facendo il possibile per cercare di limitare la diffusione del contagio e per raggiungere la soluzione di questo serio problema per tutti. In questo momento non ci sono indicazioni specifiche sui provvedimenti che un Comune deve adottare. E’ ovvio che ognuno cerchi di fare il massimo in un momento delicato come questo, ritengo comunque che il miglior antidoto alla diffusione del virus sia restare a casa come ci viene chiesto in questi giorni…”.

 

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