Chiusa la conservatoria dei registri immobiliari, Ance Brescia: grave freno per la filiera della casa e del costruito

Troppi ostacoli frenano la ripresa del mercato immobiliare bresciano, con profonde ricadute sulla filiera della Casa, spingendo il settore edile locale in una voragine dalla quale potrebbe non risalire, almeno non nel breve periodo. L’Associazione costruttori edili di via Foscolo che in questi mesi ha teso ancor di più la mano a imprese e lavoratori bresciani, assicurando loro assistenza continua e portando sul tavolo dei vertici proposte di ripresa per il comparto delle Costruzioni, esprime disagio e disappunto per il disservizio della Conservatoria dei Registri immobiliari della provincia di Brescia, aperti nella seconda metà del mese di maggio solo per due giorni non consecutivi.

La chiusura degli uffici della Direzione provinciale di Brescia pare dovuta a problemi organizzativi connessi agli adeguamenti previsti per contrastare l’emergenza Covid-19 ed in particolare nel servizio di rilevazione della temperatura corporea di personale e utenti, nel rispetto dell’Ordinanza regionale n. 546 del 13 maggio scorso, porta al mancato aggiornamento dei Registri della pubblicità immobiliare, causando non pochi problemi al settore delle vendite immobiliari. “Come si può pensare di dare impulso all’acquisto di una nuova casa, fornendo linfa vitale al settore immobiliare e del costruito, quando il possibile acquirente, già destabilizzato dall’emergenza economica, non può verificare la disponibilità dell’immobile oggetto della compravendita in maniera tranquilla e trasparente”, dichiara il leader di Ance Brescia, Massimo Angelo Deldossi. “Se vogliamo aiutare a smuovere il mercato locale, ancora in pesante stato di stallo, dobbiamo permette sin da ora alle persone di cambiare casa e agli istituti di credito erogatori di mutui, alle agenzie immobiliari, agli studi notarili e a tutte le figure coinvolte dal settore delle Costruzioni, di lavorare” continua il presidente Deldossi. “La determinazione bresciana non manca, ma le more e i continui lockdown, anche a intermittenza, di uffici e attività stanno togliendo ossigeno al fuoco della ripresa”.

La chiusura della Conservatoria dei Registri immobiliari non permette a chi è deciso a comprare casa di verificare se l’immobile è stato sequestrato, pignorato, ipotecato, già venduto. Un freno che causa ulteriori ritardi nella stipula di atti di compravendita immobiliare e scoraggia l’interesse dei possibili acquirenti, che rimanderanno, se possibile, l’acquisto della nuova casa a un momento più propizio. “In questo contesto, difficilmente verranno contattati imprese, liberi professionisti, operatori edili per riprogettare spazi, efficientare abitazioni, attuare interventi di manutenzione e applicare i relativi bonus e sgravi fiscali”, spiega l’ingegnere Deldossi. “Il settore deve poter lavorare ora, al meglio e sempre in sicurezza. L’efficienza di alcuni servizi sarà fondamentale per evitare una ripresa lenta e sofferta”. L’Associazione ricorda che la conservatoria di Cremona, provincia che da tempo condivide con noi l’infelice titolo di “zona rossa”, è già operativa. Per Ance Brescia è prioritario riaprire anche nella nostra città questa tipologia di servizi, risolvendo in tempi rapidi e in completa sicurezza.

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