Perdiamo ogni anno la metà dell’acqua che paghiamo
La rete idrica nazionale ha un tasso di perdita del 48%, vale davvero la pena chiedere agli italiani di investire su nuovi rubinetti che sono l’ultimo anello della catena?
Il 2021 sarà anche l’anno dei bonus ma con una visione miope e lobbistica di un progetto per l’Italia “next generation”.
Avere rubinetti “risparmiosi” d’acqua senza dare priorità ai 500 chilometri di reti idriche che disperdono una quantità di acqua pari al 48% ovvero 3,45 miliardi di metri cubi (tutta l’acqua del Lago Maggiore) è come “guidare a fari spenti nella notte…” per citare Battisti.
Purtroppo non sono queste le “emozioni” positive che gli italiani si aspettano da un Governo che ha un’occasione unica e irripetibile di portare il Paese a superare i gap infrastrutturali e rilanciare l’economia.
“I nostri avi romani ci hanno insegnato a costruire acquedotti, i nostri governanti romani a pensare prima ai rubinetti”
Aldo Coen Coordinatore gruppo Sviluppo – Brescia in Azione
“Occorre investire sulla rete idrica nazionale ancora prima che chiedere ai cittadini di ottimizzare il proprio rubinetto”
Fabrizio Benzoni Coordinatore provinciale – Brescia in Azione