2023: Brescia e Bergamo capitali della cultura

Il programma degli eventi del 2023, l’anno di Brescia e Bergamo capitali della cultura, sarà solo in parte stabilito dai due Comuni.

«Sarà un processo poco istituzionale e molto partecipato», ha detto Laura Castelletti ieri in commissione Cultura. Per dire che moltissimo di quello che verrà organizzato quell’anno nascerà fuori dalla Loggia e da Palazzo Frizzoni, ma nascerà per iniziativa delle associazioni, delle realtà private che creeranno proposte.

Nasce così una critica espressa sia dalla Lega che da Fratelli d’Italia Brescia e Bergamo uniti contro il bavaglio e la mancata condivisione di un dossier importante come quello delle capitali della cultura che coinvolgerà il buon esito dell’evento stesso nelle due città.

I due capigruppo di Fdi Gianpaolo Natali per Brescia e Andrea Tremaglia per Bergamo non ci stanno e denunciano quanto sta accadendo in questo momento nelle rispettive amministrazioni.

“Gori e Del Bono gemelli diversi uniti dal protagonismo. Il motto della capitale era “crescere insieme”, ma oggi si parlerà a lungo di un dossier importante come quello per il 2023 senza che nessuno abbia potuto neppure vederlo: ai Consigli di Bergamo e Brescia non resterà che ascoltare, prendere atto e applaudire.

Non sono queste le buone pratiche da costruire per lavorare assieme.

Ormai le opposizioni , sia a Brescia che a Bergamo, sono abituate a questo modus operandi da parte delle maggioranze guidate dal centrosinistra, dove da un lato invocano all’unità da parte di tutti.

 

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