Sostanze inquinanti in un corso d’acqua a Bagnolo Mella
A Bagnolo Mella, in un reticolo minore, un corso d’acqua che si trova nella campagna a ovest del paese, è stata individuata la presenza di sostanze inquinanti. Un intervento a tutela del territorio che ha preso il via dalla segnalazione di un privato cittadino e dal pronto intervento del Comune e della Polizia Locale.
Nell’occasione, trovandosi a passare per la strada adiacente il corso d’acqua, il segnalatore ha scorto della schiuma e una colorazione anomale dell’acqua, ben visibile dalla via di passaggio. Facendo fede a quanto più volte evidenziato dalla stessa Amministrazione Comunale, ha pensato di segnalare immediatamente la cosa al sindaco Pietro Sturla, che si è subito recato sul posto per verificare l’esatta situazione. Il primo cittadino bagnolese ha così chiamato sul luogo anche il comandante della Polizia Locale, Nicola Caraffini, e i funzionari dell’ufficio ambiente. Il riscontro, in effetti, ha confermato la presenza nell’acqua del tratto in osservazione di sostanze inquinanti. Una conclusione che è stata il frutto di diversi prelievi e delle verifiche che sono state eseguite sul luogo, analizzando per completezza di indagine non solo il punto interessato dall’apparizione della schiuma biancastra, ma effettuando anche prelievi a monte e a valle del terreno che in quel momento veniva irrigato. L’analisi affidata all’Arpa dei campioni prelevati ha evidenziato la presenza di sostanze inquinanti, che sono state sversate dall’attiguo terreno che veniva irrigato.
Con tutta probabilità l’azienda agricola coinvolta durante l’operazione materiale dell’irrigazione non ha controllato (magari solo per dimenticanza o in modo colposo) sino al termine dell’operazione il livello dell’acqua che, tracimando, ha portato con sé nel canale anche gli antiparassitari e le sostanze che venivano usate in quello stesso momento per i consueti trattamenti. Il risultato è stata appunto la schiuma biancastra ben visibile anche dalla strada. Una volta accertata la situazione, tutta la documentazione è stata trasmessa all’Arpa e alla competente autorità giudiziaria che esaminerà in mano il caso e prenderà le decisioni conseguenti. A carico dell’azienda agricola si preannuncia una sanzione e il possibile inizio di una procedura penale per la violazione del Testo Unico dell’Ambiente.
“Si tratta dell’ennesima conferma di quanto sia elevato e costante il livello di controllo del nostro territorio – è stato il soddisfatto commento del sindaco Pietro Sturla e degli assessori Cristina Almici e Giuseppe Viviani, incaricati rispettivamente dell’ambiente e della sicurezza – Un episodio davvero significativo, nel quale la possibilità di individuare le sostanze inquinanti nelle acque del territorio è stata il positivo frutto non solo della collaborazione tra la nostra Amministrazione Comunale e la Polizia Locale, sempre pronta ad intervenire, ma prende spunto pure dalla collaborazione con la cittadinanza. In questo caso si è potuto tenere sotto controllo una “ferita” all’ambiente proprio grazie alla segnalazione di un privato che ha pensato bene di accogliere il nostro invito per portare avanti un concreto gioco di squadra tra pubblico e privato per la difesa e la tutela dell’ambiente che tutti noi abbiamo a cuore, prima ancora come cittadini che come amministratori”.