Bergamo e Brescia, assessore regionale politiche sociali: in questi territori un volontariato vivace e modello

L’assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia nella giornata di oggi ha visitato diverse realtà di Bergamo e Brescia.

Un’occasione per ascoltare le esigenze di coloro che operano nel mondo del sociale e per far conoscere le iniziative introdotte dall’istituzione regionale per sostenere il settore. L’assessore a Palazzolo sull’Oglio (BS) ha visitato la sede dell’azienda Oldrati, che si occupa della produzione di articoli tecnici in gomma, plastica e silicone. Qui, tramite la cooperativa ‘A Mano a Mano’ che offre percorsi di inclusione lavorativa, sono state assunte 80 persone con disabilità.

In Bergamasca l’assessore ha fatto tappa a ‘La casa di Leo’, a Treviolo, una struttura a cui appoggiarsi nel momento del ricovero del proprio figlio all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Il progetto, che sarà ampliato, è nato grazie a Eos Aps e alla mamma di Leo, è un luogo in cui ritrovare la forza e la tranquillità necessarie per affrontare l’esperienza della malattia e restituire ai bambini serenità.

In città l’assessore ha visitato la sede di Nepios, l’associazione senza scopo di lucro a tutela dell’infanzia e della famiglia e la Fondazione Angelo Custode: voluta dalla Diocesi di Bergamo, la struttura offre servizi sociosanitari rivolti alle persone che vivono condizioni di disabilità o fragilità sociale.

“Nonostante l’emergenza sanitaria abbia creato non poche difficoltà alle associazioni e alle strutture che si occupano di erogare i servizi a sostegno delle persone più fragili – ha sottolineato l’assessore – anche qui, in uno dei luoghi peraltro più colpiti dalla pandemia, non è mai venuta meno la voglia di portare avanti importanti progetti volti a migliorare la qualità della vita di tutte le famiglie”.

L’assessore ha voluto portare il mio ringraziamento personale e quello di Regione Lombardia a tutti gli operatori e ai volontari che quotidianamente si adoperano per offrire questi preziosi servizi in collaborazione con gli enti locali, l’Ats e l’Asst di riferimento.

“L’istituzione regionale – ha concluso l’assessore – non farà mai mancare il suo sostegno a realtà come queste che, anche grazie al lavoro in rete, sono da considerarsi dei modelli che mi auguro possano essere replicati anche altrove”.

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