EUROPEE, Azione scalda i motori partendo dai giovani e dai contenuti

Il 4 novembre, presso la sede di Azione Brescia, si è tenuta la riunione degli under 30 del partito di Carlo Calenda che ha avuto come ospite Caterina Avanza, Bresciana, consigliera politica al Parlamento europeo per il gruppo Renew Europe (quello del Presidente francese Emmanuel Macron).

 

In vista delle elezioni europee, Azione sta facendo un grande lavoro di coinvolgimento dei giovani e dei gruppi tematici, spalleggiati dal centro studi del partito che sta raccogliendo le proposte di contenuti, vagliandone la fattibilità e cercando le coperture finanziarie, secondo un metodo che Azione rivendica come “migliore antidoto al populismo e alla cattiva politica cioè promettere solo quello che si sa di poter mantenere”.

 

L’incontro organizzato da Francesco Alessandro Manessi, responsabile Azione Under 30 Brescia vuole porre le basi per una campagna nella quale i giovani del partito avranno un ruolo centrale. “Chi dice Europa, dice futuro. L’indifferenza verso le prossime elezioni europee è un suicidio per la nostra generazione. Se dovessimo lasciare l’Unione europea nelle mani di sovranisti/nazionalisti e di verdi ultra radicali e ideologici, per l’Italia, per noi, per il nostro futuro sarà l’inizio della fine. Ecco perché intendiamo spenderci al fine di avere una rappresentanza importante nel gruppo Renew Europe che è l’ago della bilancia all’interno del Parlamento europeo e garanzia di una politica riformista e pragmatica.” Afferma Manessi.

 

L’incontro, che ha visto una prima parte di formazione sul complicatissimo funzionamento delle istituzioni europee, è proseguito con un dibattito molto aperto sulle alleanze e le candidature.

Avanza, che è anche membro della direzione nazionale di Azione e responsabile agricoltura del partito, ha spronato i giovani a concentrarsi sui contenuti e sull’organizzazione della campagna, con l’obiettivo di continuare a far crescere il partito e soprattutto “di non dare troppo peso ai sondaggi che hanno poco senso a 7 mesi di distanza dal voto; del resto anche a Brescia ci davano al 3,5% e abbiamo fatto più del 7%!” ha precisato.

Rispetto alle alleanze, Avanza ha ribadito quanto affermato da Carlo Calenda durante l’Assemblea Nazionale di Azione a Roma il 28 ottobre scorso, “il fallimento del partito unico con Italia Viva, non è assolutamente la fine del terzo polo. Azione, che è già stata raggiunta dall’associazione PER fondata da Elena Bonetti e Ettore Rosato, andrà avanti come polo aggregatore per tutti quelli che vogliono dare agli Italiani la possibilità di non dover per forza scegliere fra sovranismo di destra o massimalismo di sinistra”, ha precisato la Avanza

 

Sulle candidature la Avanza, non si sbilancia, “Azione prima lavora alla piattaforma programmatica e poi ragiona all’incarnazione, ma si permette una frecciatina “al Parlamento europeo non abbiamo bisogno di ex Primi Ministri. Se vogliamo pesare e difendere gli interessi degli Italiani, servono deputati che stiano nelle commissioni, che si battano emendamento per emendamento, che assistino ai negoziati

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