Carne la rivincita degli onnivori, questo il tema del convegno di Coldiretti svolto a Mairano

Una tavola rotonda per parlare di carne e di eccellenze agroalimentari made in Italy. Questi i temi trattati  venerdi 20 settembre, a Mairano, presso la sala consiliare del Comune in occasione della Sagra del Contadino per discutere in primis di consumi di carne, di abitudini alimentari, di valorizzazione del made in Brescia e di sostegno delle imprese agricole che producono carne.

 

“Le azioni da intraprendere in tema di valorizzazione della carne  sono due e riguardano la comunicazione – precisa Davide Lazzari delegato provinciale Giovani Impresa Coldiretti Brescia –  da una parte l’importanza dell’educazione alimentare da portare nella scuola e dall’altra l’attenzione all’ informazione corretta verso i cittadini consumatori che sono coloro che consumano la carne”.

Fondamentale anche ragionare sulla filiera produttiva che va oltre il prodotto agroalimentare finito,  ma passa attraverso la ristorazione che è in grado valorizzare il prodotto e di orientare la scelta del cliente.

 

In Lombardia infatti si allevano circa 1.500.000 capi bovini pari al 25% della consistenza a livello nazionale, circa 500.000 sono le vacche in lattazione e 200.00 i vitelli da macello pari, questi ultimi, al 40% a livello nazionale. Gli allevamenti lombardi sono oltre 12.600.

 

“La Lombardia oltre ad essere la prima regione italiana per presenza di allevamenti zootecnici spicca anche per la presenza di impianti di macellazione, lavorazione e trasformazione delle carni. Nella nostra regione si macellano oltre un quinto dei bovini nazionali con una punta del 46% delle vacche a fine carriera” dichiara Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi”. 

Alla serata hanno partecipato la nutrizionista Daniela Zatti che ha spiegato l’importanza biologica e nutrizionale della carne, intesa come ottimo apporto di proteine animali e microelementi,  pensando però ad un prodotto di qualità, sano, sicuro e tracciato, pensato e prodotto in un nuovo circuito legato alla sostenibilità ambientale ed all’ economia circolare. Focus sul tema della cottura della carne e dell’importanza della lavorazione in cucina “per mantenere inalterato il potere nutritivo della carne  – ha dichiarato Carlo Bresciani chef e presidente vicario nazionale della federazione italiana cuochi – è necessario procedere con una cottura lenta per valorizzare le vitamine presenti come la B12, le proteine e i minerali, in particolar modo il ferro”.

 

Tre gli interventi tecnici che hanno rappresentato uno spaccato della situazione della carne in provincia. Mario Crescenti presidente del distretto filiera avicola lombarda ha sottolineato: “L’Italia è autosufficiente in tema di carne bianca, carne avicola e produce il 106% del fabbisogno nazionale.  In Italia in pratica si consuma quasi unicamente carne avicola prodotta nei nostri allevamenti, a dimostrazione dell’assoluto livello di qualità e salubrità raggiunto”.

Primo Cortellazzi Presidente Consorzio produttori carne della Lombardia,  ha voluto salutare con soddisfazione l’inversione di tendenza nel consumo di carne e, nello specifico, di carne rossa. E ancor di più la riscoperta della carne bovina italiana e la riscoperta della territorialità .

“Per la suinicoltura rimane fondamentale ottenere l’obbligo di origine in etichetta – interviene Alfredo Tomasoni componente CUN  commissione unica nazionale suinetti – ad oggi non ancora ottenuta.  L’Italia è deficitaria di carne suina, e per il reddito delle nostre imprese diventa decisivo che il consumatore sia correttamente informato”.

 

 

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