Lombardia, Dipendenze: la Commissione Sanità in visita alla Comunità “Maria Assunta”


Il Presidente E. Monti : “Presto un nuovo progetto di legge per gli interventi socio-assistenziali per il recupero e il reinserimento

 

Oltre l’80% di utenti porta a termine con successo il Programma terapeutico unico, grazie a più di 82mila prestazioni di cui circa 46mila incontri di gruppo e oltre 9mila interventi educativi. Questi i dati che supportano le attività messe in campo dalle 11 strutture della Cooperativa sociale “Promozione Umana”, associazione fondata da don Chino Pezzoli negli anni Ottanta a sostegno di tossicodipendenti, minori in difficoltà, ammalati di Aids. Il quadro è stato illustrato oggi a Cascina Granzetta di Siziano (PV), durante la visita della Commissione consiliare Sanità, presieduta da Emanuele Monti (Lega), alla Comunità “Maria Assunta”.

La visita di oggi segna l’inizio dei lavori del Consiglio regionale su un nuovo progetto di legge in tema di assistenza e recupero delle tossicodipendenze – ha dichiarato il Presidente Emanuele Monti, primo firmatario del provvedimento -. Si tratta di un tema molto delicato sui cui non esiste una normativa organica e su cui la Lombardia ha il dovere di intervenire per mettere in rete le tante iniziative, organizzando la presa in carico e la multidisciplinarietà degli interventi. Anche su questo fronte Regione Lombardia sarà pioniera. Il modello delle comunità di Promozione umana testimoniano che è possibile il recupero e il reinserimento di persone con un passato di dipendenza”.

Alla base dei buoni risultati, una pratica terapeutica che si basa sulle relazioni di comunità, sull’accoglienza e la vicinanza affettiva alle sofferenze del paziente.

Alle istituzioni, che ringraziamo per la vicinanza che ci hanno dimostrato chiediamo di non lasciarci nella periferia del cuore – ha detto don Chino Pezzoli -. Il sostegno economico è importante ma abbiamo bisogno di regole e che la politica contribuisca alla formazione di una società più ordinata. Di questo hanno bisogno i nostri giovani, poveri di umanità”.

Di emergenza e di precocità nell’uso di droghe pesanti ha parlato Simone Feder, Coordinatore dell’Area Giovani e dipendenza della “Casa del giovane” di Pavia “Occorre superare il modello di comunità solo terapeutica, divisa tra educativa e psichiatrica – ha detto –. Per aggredire il problema, che ora abbraccia un target minorile, poliabusatore, e cronicizzante occorre avere una comunità specialistica e multidisciplinare che punti alla rieducazione e al reinserimento sociale e lavorativo”.

All’incontro erano presenti anche i giovani ospiti che hanno reso la loro testimonianza di vita: “”condivisione”, “equilibrio”, “fiducia” ,“rinascita” “speranza” sono le parole con cui hanno descritto il loro percorso di rieducazione.

Alla visita hanno preso parte la Vice Presidente della Commissione Sanità, Simona Tironi (FI), e la Consigliera Segretaria, Antonella Forattini (PD), i consiglieri regionali Consolato Mammì e Simone Verni (entrambi M5S) e Giuseppe Villani (PD) che, guidati da don Mario Sozzi, hanno potuto visitare i laboratori e i locali di produzione e vendita della Comunità

 

 

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