Finanziaria, Odg Lega per contributi pensione Part-time ciclico e verticale

Nella notte fra il 23 e il 24 dicembre è stato approvato dalla Camera un Ordine del Giorno della Lega alla Finanziaria sul computo dei periodi di lavoro a tempo parziale ai fini previdenziali dei contratti part-time. Nel merito è intervenuta la prima firmataria e Deputato della Lega, On. Eva Lorenzoni, che a novembre aveva depositato un Progetto di Legge sulle medesime tematiche.

“Abbiamo voluto presentare questo Ordine del Giorno – spiega Lorenzoni –  per accendere nuovamente un faro sulla situazione di grave svantaggio dei lavoratori del part-time ciclico e verticale per quanto attiene la maturazione dell’anzianità lavorativa necessaria alla pensione. A sollevare la questione e a portarla alla nostra attenzione sono state proprio le associazioni di categoria della Provincia di Brescia. È la seconda iniziativa della Lega, che segue un Pdl presentato dalla sottoscritta e finalizzato a risolvere una volta per tutte un problema che tocca centinaia di migliaia di lavoratori in tutta Italia.

Per quanto riguarda i part-time ciclici e verticali infatti il monte ore viene calcolato su base annuale e non giornaliera, a differenza di quanto avviene con il part-time classico. Un esempio tipico è quello dei molti lavoratori all’interno delle scuole, che si occupano di pulizie e ristorazione nelle mense, più di 100 mila dipendenti a tempo indeterminato stando alle stime.

Purtroppo però l’INPS discrimina queste tipologie di contratto: per il part-time tradizionale viene considerata la prestazione di attività lavorativa per tutti i giorni, mentre invece per i part-time verticale e ciclico, poiché danno luogo ad assenze di intere giornate, si configura una mancata prestazione effettiva di lavoro, che incide sui requisiti pensionistici.

Ne deriva che i lavoratori coinvolti si ritrovano in deficit per quanto attiene la pensione, una discriminazione assolutamente immotivata poiché a parità di ore effettivamente lavorate si configura una grave disparità di trattamento.

L’ordine del giorno approvato chiede dunque di tenere conto delle ormai moltissime sentenze, fra cui quella della Corte Europea, che imporrebbero all’INPS di correggere la stortura, trattando tutti i part-time alla stessa maniera.

Viene da sé comprendere come la questione sia veramente urgente e non si capisce come mai l’Esecutivo non l’abbia inserita direttamente nella finanziaria. A voler ben vedere infatti, considerato come l’INPS stia uscendo sistematicamente sconfitta in tutte le cause intentate, oltre al tempo, si sta perdendo anche parecchio denaro pubblico.

Mi auguro quindi che il Governo faccia seguire azioni concrete a fronte del via libera a questo atto d’indirizzo, dimostrando una volta tanto di avere a cuore i lavoratori, considerando infatti come questa finanziaria sia orientata soltanto ad aumentare le tasse sulle spalle dei cittadini.

Come Lega continueremo a vigilare sul tema, facendo quanto nelle nostre possibilità per far proseguire l’iter del progetto di legge. Non è tollerabile – conclude Lorenzoni – che per un’interpretazione restrittiva e miope da parte di una certa burocrazia, centinaia di migliaia di dipendenti siano costretti ad un limbo dove non vengono rispettati i loro diritti”.

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