Assemblea Coldiretti 2020: Riprendere ciò che è stato perso
Guardare oltre la crisi: il periodo di difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria ha pesato molto sulle filiere agricole del nostro territorio. Oggi la sfida è rilanciare produttività, redditività e valore del made in Italy attraverso misure di sostegno straordinarie e sensibilizzazione delle istituzioni e dei cittadini.
Questo il tema affrontato in mattinata durante l’assemblea di approvazione del bilancio di Coldiretti Brescia, che si è svolta in videoconferenza alla presenza del Direttore Massimo Albano, del Presidente Ettore Prandini, della responsabile amministrativa Paola Bono e dei Presidenti di sezione delegati di Coldiretti Brescia.
“L’appuntamento annuale con l’assemblea si celebra quest’anno in una situazione drammatica soprattutto per la nostra provincia – commenta il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini – ma con la forza e la determinazione che ci caratterizza vogliamo ripartire e riconquistare ciò che abbiamo perso, sul mercato e nei diversi comparti. Abbiamo già attivato iniziative a livello nazionale ed europeo per dare risposte concrete alle necessità delle imprese agricole, le risorse ci sono e sono significative ma sarà fondamentale spenderle bene e subito, con meno burocrazia e con progetti di largo respiro per il Paese e per l’agroalimentare, che ancora una volta si è contraddistinto nei momenti più difficili”.
La prima parte dell’assemblea è stata dedicata alla lettura del bilancio consuntivo 2019 e del preventivo 2020 di Coldiretti Brescia, approvato all’unanimità dai 102 dirigenti presenti (mediante l’utilizzo di mezzi di telecomunicazione in audio-video conferenza a seguito della normativa per il contenimento del Coronavirus). Da sottolineare – precisa Coldiretti Brescia – l’esito positivo delle numerose iniziative organizzate durante l’anno: le risorse a disposizione sono state concretamente impiegate per il raggiungimento degli scopi istituzionali e sindacali dell’organizzazione quali la tutela degli interessi economici delle imprese agricole, la valorizzazione delle attività e la costante interlocuzione con le istituzioni e i consumatori.
A seguire, gli interventi dei presidenti di sezione di Coldiretti Brescia, che all’unisono hanno ringraziato il Presidente Ettore Prandini, tutta la struttura Coldiretti e i dipendenti delle imprese agricole per non aver mai smesso di operare e di credere in questo importante settore, garantendo cibo ai cittadini e supporto fondamentale per poter affrontare la situazione angosciosa che hanno vissuto e stanno vivendo le aziende.
Numerose le testimonianze dal territorio: “la montagna vive un momento difficile ma proprio nelle difficoltà riesce trovare l’energia necessaria per far fronte ai problemi, trovando nel rapporto umano e nei valori un elemento determinante per andare avanti”. Questo il pensiero di Stefano Lancini dalla Vallecamonica, Alberto Buffoli dalla Vallesabbia e Gianluigi Scaroni da Tremosine.
Valter Giacomelli, imprenditore zootecnico e presidente della cooperativa Gardalatte di Lonato del Garda, propone una riflessione a tutto tondo: “Il mondo agricolo ha dimostrato responsabilità e dedizione, anche grazie all’impegno dei dipendenti nei momenti più critici dell’epidemia. In quel periodo il settore lattiero-caseario ha tenuto, mentre l’attuale calo dei consumi sta comportando la continua diminuzione dei prezzi e i mercati si troveranno ad affrontare la crisi socio-economica derivante dall’emergenza sanitaria. Lo stesso vale per il mondo zootecnico, profondamente segnato dal calo dei prezzi soprattutto per i vitelli a carne bianca. Come uscire da questa drammatica situazione? Accelerando l’accesso alle misure di sostegno già stanziate e ripensando i sistemi produttivi in base alla domanda del mercato”.
“Tutti i settori economici sono particolarmente colpiti – interviene Luigi Biolatti, viticoltore di Erbusco – la situazione vitivinicola è drammatica, solo grazie alla capacità imprenditoriale oggi riusciamo ad avere la forza per ripartire”. Le parole di Silvano Brescianini, vice presidente di Coldiretti Brescia e presidente del Consorzio Franciacorta, confermano il trend: “sia in Franciacorta sia in altre zone della provincia si stanno mettendo in campo azioni concrete per affrontare immediatamente la situazione, a partire dalle riserve di cantina”.
Anche il settore suinicolo è al collasso, racconta Claudio Cestana, vice presidente di Coldiretti Brescia e imprenditore di Manerbio: “abbiamo perso il 40% del valore del suino da macello e le scrofaie vanno ancora peggio, si lavora sotto i costi di produzione e si fa fatica a piazzare i suinetti, è un problema strutturale della filiera ed è importante recuperare il valore aggiunto del Made in Italy”.
Focus sull’importanza della formazione arriva da Giovanni Martinelli, produttore di latte di Borgo San Giacomo e Marco Corna allevatore di Rovato: “il momento è difficile, ma per raffrontare il periodo che ci attende è determinante proseguire con la formazione tecnica e professionale iniziata a gennaio in sinergia con ISZLER (istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna) e ATS (agenzia di tutela della salute della Lombardia)”.
Anche il settore della carne bovina fa sentire la propria voce: “i vitelli a carne bianca hanno prezzi molto bassi – spiega Gianantonio Pavarini di Montirone – ed è fondamentale che ore arrivino gli aiuti promessi”. Stessa linea a Montichiari, dove Fabio Rozzini spiega: “la carne di bovino adulto arriva dall’estero a un prezzo del 40% inferiore rispetto alla nostra, mi auguro solo che non si trasformi in carne italiana, perché questo andrebbe ad aggravare ancora di più la situazione già notevolmente compromessa. Il settore ha trovato parziale ristoro nella vendita online e come Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina stiamo partecipando a un bando PSR che riguarda proprio lo sviluppo del canale e-commerce”.
Considerazione strategica per il futuro delle aziende agricole arriva da Giacomo Lussignoli, cerealicoltore di Ghedi e presidente di Condifesa Lombardia Nord Est : “l’ammontare degli indennizzi erogati da parte delle compagnie assicurative dimostra quanto il 2019 sia stato catastrofico per le imprese colpite dal maltempo. Condifesa riparte proprio da questo dato, per ricordare l’importanza delle assicurazioni per tutelare e rilanciare la grande capacità imprenditoriale del territorio bresciano”.
Ai problemi climatici si sono collegati anche gli interventi degli allevatori di bovini da latte Sonia Moletta di Rudiano ed Enrico Bettoni di Torbole Casaglia, il quale ha aggiunto una riflessione sull’importanza del ruolo dei Consorzi di bonifica e irrigui per l’attività agricola.
Sulle necessarie misure strutturali si sono soffermati anche Girolamo Albiero di Pozzolengo, Fabio Botturi di Carpenedolo e Vittorio Roberti, allevatore di galline ovaiole di Bedizzole: “la situazione è dura, ma siamo ben rappresentati, l’agricoltura può ancora una volta trainare l’economia nazionale. Serve però maggiore sostegno dal mondo politico per incentivare i consumi interni e far “respirare” le piccole medie imprese”.
Portavoce dell’imprenditoria femminile e dell’impegno profuso nel progetto scuola, la vice presidente di Coldiretti Brescia e referente del Gruppo Donne Impresa provinciale Nadia Turelli, olivicoltrice da Sale Marasino: “Un plauso alle imprenditrici coinvolte anche quest’anno nell’iniziativa di educazione alimentare. Il nostro entusiasmo ha raggiunto bimbi, insegnanti e genitori bresciani nelle scuole, nei grest e nei laboratori allestiti in diverse occasioni. Non sappiamo come andrà a settembre ma non ci fermiamo, riusciremo a creare nuove attività da svolgere in massima sicurezza”.
Un segnale di positività da Gambara, dove l’avicoltore Alessandro Ferrari esprime l’importanza dell’incontro tra soci e organizzazione per crescere professionalmente e umanamente, per affrontare sempre più uniti i problemi che legano tutti gli imprenditori agricoli”.
Le conclusioni spettano al Presidente Ettore Prandini: “ringrazio ognuno di voi, imprenditori agricoli e dipendenti Coldiretti, per il lavoro instancabile svolto nel periodo di crisi e per l’impegno dimostrato in questa fase cruciale della ripartenza. Ci troviamo in uno dei momenti più critici nella storia del mondo agricolo: tutte le filiere sono state colpite, il nostro impegno è quello di garantire loro sostegno e risposte concrete, in base alle specificità di ogni comparto produttivo del territorio. Contestualmente lavoriamo per iniziative destinate ai consumatori contro le frodi alimentari, tutelando la loro salute e il valore del made in Italy”. Con l’obiettivo di trasmettere ottimismo all’intera economia italiana.