L’“agenda-vino” per il Governo, secondo Uiv
Ristori alle imprese, rimozione del divieto di vendita di vino nelle enoteche dopo le 18, più flessibilità sulla misura promozione dell’Ocm Vino, via libera al “decreto sostenibilità” per lo standard nazionale unico: sono questi alcuni dei punti fondamentali dell’“agenda-vino” che il premier Mario Draghi ed il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli dovrebbero seguire, secondo le indicazioni di Unione Italiana Vini (Uiv), organizzazione guidata da Ernesto Abbona, che rappresenta l’85% dell’export del vino italiano. Che tutto sommato ha retto nonostante la pandemia (-2,8% nei primi 11 mesi del 2020 secondo i dati Istat analizzati da WineNews), ma che va sostenuto, guardando sia all’emergenza, ma anche a questioni strutturali. Dalla riforma della Pac “che includa anche il piano nazionale di sostegno per il vino, o il rilancio dell’immagine istituzionale del vino all’estero e del sistema fieristico italiano – Vinitaly in primis – tramite il “Patto per l’export. E sarà fondamentale – ha detto Abbona – tutelare il modello mediterraneo in Europa: il vino, infatti, è stato pericolosamente inserito dalla Commissione Ue nell’alveo dei prodotti dannosi nel nuovo piano anti-cancro”. Grande attenzione anche sul turismo, volano fondamentale per il vino, e a cui oggi sono dedicati solo 8 miliardi di euro sui 210 del Recovery Plan.