Faib-Confesercenti si rivolge ai parlamentari bresciani
A partire da Lunedì 14 Marzo, verrà spenta l’illuminazione degli impianti in modalità self-service durante le ore notturne.
Si rivolge ai parlamentari bresciani la FAIB-Confesercenti della Lombardia Orientale, rappresentativa dei gestori degli impianti di distribuzione carburante stradale, per sottoporre alla loro attenzione il quadro di enorme difficoltà che sta investendo gli operatori del settore. Lo fa con una lettera, inviata ai deputati del territorio, chiedendo che si facciano portavoce del disagio della categoria e per sostenere la necessità di un tavolo di concertazione ministeriale, in cui mettere in atto azioni di sostegno reali.
“I listini dei prodotti petroliferi e i conseguenti prezzi di vendita al pubblico continuano a crescere, confermando un trend su cui gravano pesantemente i nefasti scenari geopolitici legati alla guerra in Ucraina. Una condizione che prima ancora di pesare sull’automobilista, grava sui gestori chiamati a una maggiore esposizione finanziaria per l’acquisto della merce, a sostenere un incremento dei costi della moneta elettronica oltre a una contrazione dei consumi che, seppur nel 2021 avessero in parte recuperato i volumi rispetto al drammatico anno precedente, non si sono più attestati sulle quote del 2019. A ciò si aggiunge una insostenibilità dei costi energetici, aumentati anche del 135% a carico delle singole gestioni” afferma il presidente FAIB-Confesercenti della Lombardia Orientale, Matteo Bozzoni. E aggiunge: “È chiaro che l’attuale situazione sconta l’incapacità dei governi che si sono succeduti nel tempo ad affrontare in termini di “sistema” la questione energia e che ci vuole una presa di coscienza collettiva, che riporti il tema della sicurezza energetica al primo posto nell’azione politica”.
Va sottolineato che l’utile lordo del gestore è un margine pro litro, svincolato dal prezzo di vendita del carburante al pubblico, che si attesta mediamente intorno ai 3.5 centesimi/l e che per dinamiche contrattuali non è incrementabile, col quale sostenere tutti i costi di gestioni, dal personale, alle utenze, ai costi bancari e oneri finanziari. Tra gli interventi ritenuti immediatamente utili, l’Associazione richiede l’immediata sterilizzazione dell’Iva sui prezzi dei carburanti, per fare in modo che ogni aumento non sia gravato anche del 22% di iva; il credito d’imposta sulla parte eccedente di sovrapprezzo di energia elettrica rispetto alla media corrisposta nel 2019; l’abbattimento al 100% delle spese per le transazioni elettroniche a favore di banche e circuiti delle compagnie petrolifere e l’apertura di un Tavolo di crisi del settore presso il Ministero.
In attesa che arrivino dal Governo i segnali richiesti i Gestori, nel tentativo di arginare l’aumento vertiginoso dei costi a margini invariati, a partire dalla giornata di Lunedì 14 Marzo 2022 terranno spenta l’illuminazione degli impianti in modalità self-service durante le ore notturne.