La scultura italiana secondo il grande storico Arsenio Frugoni

Lunedì 16 gennaio alle ore 18.00 in Pinacoteca Tosio Martinengo verrà presentato Storia della scultura d’Italia, scritto dallo storico Arsenio Frugoni (1914-1970), con la curatela di Saverio Lomartire. Edito da Morcelliana (2022) il volume sarà illustrato al pubblico in un dialogo con Valerio Terraroli (Università degli Studi di Verona), Saverio Lomartire (Università del Piemonte e curatore del libro), Paola Carmignani (Giornale di Brescia). L’apertura dell’evento prevede l’introduzione della Presidente di Fondazione Brescia Musei e della casa editrice Morcelliana Francesca Bazoli, e i saluti di Mario Taccolini, Presidente di Fondazione Poliambulanza, tra i partner dell’evento, e vedrà la presenza di Salvatore Settis, autore dell’introduzione al volume presentato.

Con Storia della scultura italiana l’editrice Morcelliana conclude la pubblicazione della trilogia dedicata agli scritti del grande storico Arsenio Frugoni sull’arte italiana. I volumi precedenti, sempre a cura di Saverio Lomartire sono usciti nel 2020 (Storia della pittura d’Italia) e nel 2021 (Storia dell’architettura d’Italia).

Il giovane Arsenio Frugoni tenne queste lezioni di storia della scultura, dopo quelle dedicate alla pittura e all’architettura, nella sua città, Brescia, mentre l’Italia cominciava a rialzare la testa dalle macerie del fascismo e della guerra. Sono pagine nelle quali incontriamo, tra gli altri, Cosmé Tura, con la sua «sconcertante sincerità di espressione, senza compromessi» e «la potenza della sua visione tragica, dura della realtà»; Francesco Borromini con la sua «sete di ribellione anticlassica e antitradizionale» dietro cui si legge «la convinzione e lo slancio creativo, la coerenza dello stile», ma anche «un’espressione di libertà gaia e spensierata»; Jacopo della Quercia con la sua «essenzialità efficacissima di atteggiamenti» e «quelle forme forti, raccolte, ripiegate in una serietà che pare in ascolto di una voce interna». Quasi a ogni pagina incontriamo parole che evocano sì caratteri stilistici, ma sono anche nette suggestioni etiche, a valere per chi lo ascoltava. L’insistenza di Frugoni su un ventaglio di valori morali, dove virtù civili come la coerenza diventano meriti dello stile, parla dell’arte del passato ma anche delle necessità del presente. Come se per Frugoni stesso valessero le parole con le quali egli parlava di Aby Warburg: «lo storico è un profeta volto all’indietro».

Salvatore Settis, Archeologo, storico dell’arte e Presidente del Consiglio scientifico del Louvre e Accademico dei Lincei

 

Sono particolarmente felice dell’esito finale dell’impresa editoriale rappresentata dalla pubblicazione dei tre volumi contenenti i bellissimi e sorprendenti testi delle lezioni di Arsenio Frugoni, salvati dall’oblio dalle amorevoli cure della figlia Chiara, preziosa amica dell’Editrice che desideriamo in questa occasione ricordare con grande rimpianto, gratitudine e affetto” ha dichiarato Francesca Bazoli, Presidente della Morcelliana.

 

L’ingresso all’evento è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

La Pinacoteca resterà aperta, piano espositivo, solo per i partecipanti all’evento fino alle ore 21:00.

È consigliata la prenotazione al CUP – Centro Unico Prenotazione (030.2977833-834 –  cup@bresciamusei.com).

 

Arsenio Frugoni (1914-1970), uno tra maggiori storici italiani del Novecento, ha insegnato Storia medievale alla Normale di Pisa e all’Università di Roma. I suoi studi si concentrano su problemi di storia della Chiesa, dal Medioevo alla Controriforma. Tra i suoi numerosi saggi ricordiamo: Arnaldo da Brescia nelle fonti del secolo XII (1954, poi Einaudi, 1989); Incontri nel Medioevo (il Mulino, 1979); Storia di un giorno in una città medievale (con la figlia, Chiara Frugoni, Laterza, 1998), Incontri tra Medioevo e Rinascimento (Scholé, 2018); La storia, coscienza di civiltà (Scholé, 2020); Storia della pittura d’Italia (a cura di Saverio Lomartire, Morcelliana, 2020); Storia dell’architettura d’Italia (a cura di Saverio Lomartire, Morcelliana, 2021).

 

Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, ha diretto il Getty Research Institute di Los Angeles e la Normale di Pisa. È presidente del Consiglio scientifico del Louvre e Accademico dei Lincei. Ha avuto due lauree honoris causa in giurisprudenza (Padova e Roma 2). Collabora con «la Stampa» e «Il Sole 24 Ore». Tra le sue ultime pubblicazioni: Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili (Einaudi, 2017); Incursioni. Arte contemporanea e tradizione (Feltrinelli, 2020); Raffaello tra gli sterpi. Le rovine di Roma e l’origine della tutela (con Giulia Ammannati, Skira, 2022).

 

Saverio Lomartire insegna Storia dell’Arte medievale all’Università del Piemonte Orientale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti all’architettura, alla scultura, alla pittura (la scultura e le arti minori prevalentemente dal VII al XII secolo, con alcune incursioni nel Gotico italiano) e alla epigrafia medievale. Tra i suoi studi si possono ricordare quelli dedicati alla pittura altomedievale italiana, all’architettura altomedievale e romanica, alla scultura lapidea, in particolare a quella altomedievale, all’oreficeria, al problema delle corporazioni di architetti e scultori nel medioevo italiano ed europeo.

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