Proseguono secondo programma i lavori di Cepav due, il Consorzio Eni per l’Alta Velocità, commissionati da Rete Ferroviaria Italiana con la Direzione Lavori di Italferr, per la realizzazione della nuova tratta
Avviate le prime fasi dello scavo con la fresa Martina della seconda canna della galleria naturale Lonato, una delle opere più importanti della nuova tratta ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Brescia Est – Verona.
Proseguono così secondo programma i lavori di Cepav due, il Consorzio Eni per l’Alta Velocità, commissionati da Rete Ferroviaria Italiana, con la Direzione Lavori di Italferr, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS.
La nuova tratta ferroviaria AV/AC Brescia Est – Verona, affidata al Commissario di Governo Vincenzo Macello, rientra fra le opere finanziate dal PNRR e rappresenta uno dei tasselli del Core Corridor Mediterraneo che collegherà i porti del sud della Penisola iberica con il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l’Italia Settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia.
La linea AV/AC Brescia Est -Verona si sviluppa per lo più in affiancamento all’autostrada A4 Milano – Venezia e alla linea ferroviaria convenzionale, attraversando le Regioni Lombardia e Veneto, 11 comuni nelle province di Brescia, Verona e Mantova (quest’ultima per le sole opere di viabilità stradale) e prevede la realizzazione di un tracciato ferroviario di circa 48 km, compresi i 2,2 km dell’interconnessione “Verona Merci” di collegamento con l’asse ferroviario Verona – Brennero.
L’investimento economico globale del lotto funzionale Brescia Est – Verona, approvato dal Comitato Interministeriale per la programmazione economica, è di 2,6 miliardi di euro. La quota assegnata a Cepav due è di 2,16 miliardi di euro.
Il completamento della linea Milano – Verona, di cui è già in esercizio dal 2007 il tratto Milano – Treviglio e dal 2016 la tratta Treviglio – Brescia, permetterà di ridurre le interferenze tra i diversi flussi di trasporto, rendendo più fluida la circolazione e aumentando la capacità di traffico nei nodi ferroviari di Brescia e Verona, con benefici sulla regolarità e sulla puntualità, sia dei servizi a lunga percorrenza, sia di quelli regionali, nonché del trasporto merci.
Con l’abbattimento del primo diaframma, avvenuto lo scorso settembre nel cantiere di Desenzano del Garda, è stata completata la costruzione della prima canna della galleria naturale Lonato che porta il tracciato ferroviario, grazie al sottoattraversamento dell’A4, dal lato Nord al lato Sud della stessa Autostrada, lungo il solco del corridoio infrastrutturale esistente in modo da minimizzare l’impatto complessivo sul territorio. La fresa Martina TBM (Tunnel Boring Machine), del diametro di 10 metri, costruita ad hoc per la realizzazione della galleria, dopo essere stata smontata e trasportata dal cantiere di Desenzano del Garda all’imbocco di Lonato per il suo riassemblaggio, ha iniziato lo scavo della seconda canna, lunga 4.782 metri.
All’incontro, svoltosi nel cantiere di Lonato del Garda (BS), hanno partecipato Ivan Baroncioni, referente di progetto delle tratte AV/AC Treviglio-Brescia e Brescia-Verona di Rete Ferroviaria Italiana e Franco Lombardi, Presidente di Cepav due.
I lavori di realizzazione della galleria naturale Lonato, iniziati nel 2020, sono stati affidati dal Consorzio Cepav due a Seli Overseas, aggiudicataria della gara ad evidenza europea.
L’attività di perforazione della galleria Lonato, nel suo complesso, produrrà materiali da scavo per circa 800.000 m3, di cui una parte verrà riutilizzata nelle attività di costruzione della linea ferroviaria mentre la restante parte verrà conferita nelle cave del territorio per specifici interventi di miglioramento ambientale, confermando l’approccio di ecosostenibilità del progetto verso un’economia circolare in cui ciò che viene prodotto, può essere efficacemente riutilizzato nello stesso ambito infrastrutturale o in altro ciclo produttivo.
La realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Brescia Est – Verona è, attualmente, al 45% circa di avanzamento lavori.
In termini di realizzazione, sono state avviate tutte le attività di costruzione delle opere ferroviarie mentre sono in fase di ultimazione le attività preliminari come l’acquisizione delle aree, le bonifiche belliche, le indagini archeologiche, le demolizioni dei fabbricati interferenti, le bonifiche ambientali e la risoluzione dei pubblici servizi.
Al momento in campo sono operative circa 600 persone. Nell’intero periodo di esecuzione dell’opera è previsto l’intervento di circa 6.000 persone e 800 imprese con un indotto lavorativo che coinvolgerà l’intero territorio, anche in termini di ristorazione, accoglienza alberghiera, residenziale e altri servizi.
Il Consorzio Cepav due è composto da Saipem, leader con il 59%, Impresa Pizzarotti con circa il 27% e Gruppo ICM con circa 14%, tra le imprese più significative e riconosciute del settore infrastrutturale del Paese ed a livello internazionale.
RFI è la società del Gruppo FS deputata allo sviluppo e alla gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale e che realizza i piani e gli investimenti definiti con lo Stato attraverso specifici Contratti di Programma.