A Brescia, il restauro della fontana di piazza Sant’Alessandro
Sono cominciati lo scorso 4 aprile i lavori di restauro della fontana monumentale di piazza Sant’Alessandro. L’intervento consentirà di rimuovere depositi organici, calcarei e atmosferici dalle superfici di pietra e le incrostazioni interne alle quattro bocche in bronzo per l’erogazione dell’acqua.
Dal punto di vista idraulico la fontana non presenta problemi gravi: la tubatura centrale è in buono stato e consente di alimentare la vasca del secondo livello mentre le quattro bocche in bronzo si presentano, esternamente, in buone condizioni.
Questi gli interventi in corso: verrà rimossa la patina biologica con raschietti e spazzole, la superficie marmorea verrà trattata con un biocida, verranno rimosse le croste nere di carbonato di calcio impiegando strumenti di volta in volta meno invasivi (bisturi, spazzola di saggina e impacchi), verrà effettuato un lavaggio superficiale con acqua per eliminare depositi di polvere e i residui degli impacchi di pulitura, i giunti verranno aperti e successivamente sigillati con malte di calce idraulica, verrà steso un convertitore di ruggine contro le ossidazioni metalliche e verrà consolidata la superficie della pietra con prodotti a base di nanocalce. Infine, sulla superficie esterna verrà applicato un prodotto protettivo a base silossanica e, all’interno delle vasche, un prodotto idrofobico.
In accordo con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio potrà essere applicato un ulteriore film protettivo sulla superficie della fontana per proteggerla dalle scritte imbrattanti e dal versamento accidentale di sostanze zuccherine dal momento che, nelle immediate vicinanze, sono presenti bar e ristoranti. L’intervento si concluderà il 13 maggio prossimo e avrà un costo totale di circa 25mila euro (Iva inclusa), 2.200 dei quali copriranno i costi relativi alla sicurezza.
La fontana, sottoposta all’ultimo restauro nel 2010, fu realizzata nel 1787 dall’architetto Giovanni Donegani su commissione dei conti Vecenslao e Gherardo Martinengo Colleoni che la donarono alla Quadra di Sant’Alessandro.