Intervista a Gianpaolo Scaiano – Stop

Stop nasce un giorno davanti ad un classico semaforo rosso  che sembra non scatta mai e tu come al solito sei in ritardo e fremi per ripartire per paura di arrivare tardi in una situazione che oramai non sopporti e non gestisci più. In più in quel periodo ero rimasto molto deluso da una situazione personale che mi aveva molto colpito. Ecco che nasce la
voglia di cambiare, di scappare di rivedere tutte le mie priorità per poter ritornare a sorridere e far battere il mio cuore per emozioni positive e non per la solita ansia e paura
di circostanze che non riesci più a controllare. Stop è un grido di speranza per tutte le persone che voglio provare a lasciare tutto alle spalle e ripartire con una sicurezza e una
forza persa nel tempo.

 

Biografia:

Le radici a Tricarico in Basilicata, da dove proviene la sua famiglia, mentre la sua vita si è svolta a Milano. Per la precisione a Rozzano dove ha iniziato a studiare la chitarra classica presso la Scuola Civica. A 13 anni ha conseguito il diploma di teoria e solfeggio del Conservatorio Verdi di Milano, per poi dedicarsi alla batteria.
Vero amore adolescenziale, con la solita trafila di complessini dove di cantare non ci si pensava proprio. Tra il diploma di ragioneria e il servizio militare nell’operazione “Vespri siciliani” un grosso investimento con un amico formando un duo per il Piano-Bar. Cinque milioni di lire per un’attrezzatura professionale. Serate zero!
Ma era anche l’era dell’esplosione dei Karaoke e proprio durante il militare nei primi locali Gianpaolo ha scoperto la sua voce. Tornato ha iniziato ad esibirsi tra locali e matrimoni inizia a crescere l’esigenza di scrivere canzoni proprie. Crescono i contatti con l’ambiente musicale e radiofonico, nel 2005 arriva una canzone che ha avuto un discreto successo grazie a Deejay Angelo che l’ha resa un tormentone nel sui “Ciao belli”. Così le prime interviste di un certo spessore, le prime radio e i primi produttori. Tante serate,
tanti investimenti ma non arriva il riscontro aspettato, meritato. Ma invece arriva l’Amore, quello importante di valore. Sul quale costruire e arrivano due figli (Martina e Andrea) per i quali cercare anche concretezza. Cambiano le prospettive e Gianpaolo trova un lavoro “normale” nell’ambito della cultura della sua Rozzano, ora cinema, teatro e la stessa scuola civica sono le sue occupazioni giornaliere. Ma oltre a dare agli altri, la voglia di cose nuove non si ferma mai e nemmeno la voglia di scrivere canzoni. Così arriva “Stop”, tra i tantissimi pezzi scritti in questi ultimi anni, che è incoraggiata dai Nomadi che hanno deciso di fargli aprire alcuni loro concerti. Una canzone ispirata dall’ennesimo semaforo rosso, che tutti noi troviamo ogni giorno per strada decine di volte, ma che parla degli stop che la vita ti impone. Dove fermarsi e riflettere diventa, con l’età sempre di più, una esigenza di crescita.  Le canzoni per lui sono un momento importante, come se si parlasse ad un amico, ispirandosi continuamente alla vita che ci gira intorno. Una canzone deve fare arrivare una emozione, un tempo di batteria o delle suggestioni. L’importante è che ti resti qualcosa, incatenandoti e non ti lasci andare via.
Gianpaolo è sempre stato profondamente radicato, solare e con un occhio al futuro sempre positivo. Senza farsi fermare da nessuno “Stop”, perché poi si riparte sempre

Contatti Cantante:

 

 

Rubrica a cura di Maurizio Buonocore. Per promuovere il tuo brano contattaci a info@radiovera.net

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