Ensemble Del Teatro Grande
Nel cartellone musicale del 2024, realizzato dalla Fondazione del Teatro Grande sotto l’emblema della storica Società dei Concerti del Teatro Grande – non mancano gli appuntamenti domenicali con la musica da camera, tradizionalmente rappresentati dall’Ensemble del Teatro Grande.
Le proposte dell’Ensemble per l’anno in corso sono imperniate sulla figura di Ludwig van Beethoven, uno
degli “inventori” della musica da camera come la intendiamo oggi.
Il primo appuntamento è fissato per domenica 25 febbraio alle ore 11.00 e vedrà l’Ensemble del Teatro Grande impegnato nella formazione in trio con gli affermati musicisti Marco Mandolini (violino) e Andrea Rebaudengo (pianoforte), entrambi membri stabili dell’Ensemble. Insieme a loro, è stato invitato a cimentarsi nelle partiture di Beethoven anche il violoncellista Paolo Bonomini, vincitore del primo premio al XX Concorso internazionale Johann Sebastian Bach a Lipsia e, attualmente, primo violoncello della Camerata di Salisburgo.
Gli splendidi affreschi del Ridotto del Teatro faranno da cornice all’esecuzione di un programma che prevede il Trio in re maggiore op. 70 n. 1 Gli spettri e il Trio in mi bemolle maggiore op. 70 n.2, entrambi capolavori del grande compositore tedesco.
Il concerto vuole sottolineare quanto con Beethoven l’organico del Trio abbia vissuto una vera rivoluzione: si esce infatti dai ruoli ancora legati alla musica barocca, la voce del violoncello si rende autonoma e dialogante alla pari con gli altri strumenti. Il trio assume in queste composizioni la potenza di un’orchestra e la profondità espressiva del quartetto d’archi. Il pianoforte ne è il motore, ma nel dialogo con gli archi si raggiungono i momenti più emozionanti.
Dopo il concerto del 25 febbraio, gli altri due appuntamenti dedicati a Beethoven si terranno nella seconda
metà dell’anno, domenica 17 novembre e domenica 1 dicembre.
I biglietti per il concerto del 25 febbraio e per gli altri due appuntamenti con l’Ensemble del Teatro Grande sono acquistabili alla Biglietteria del Teatro Grande e online sui siti teatrogrande.it e vivaticket.com. È previsto un biglietto studenti scontato al 50% rispetto al prezzo intero. Ricordiamo che la Fondazione del Teatro Grande fa parte dei soggetti aderenti ad App18 e Carta Docente. Dal 2024 la Fondazione del Teatro Grande rientra inoltre tra le realtà presso le quali è possibile utilizzare la “Carta della cultura giovani” e la “Carta del merito”, strumenti finalizzati allo sviluppo della cultura e al potenziamento della sua diffusione tra i giovani.
Si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Nel giorno del concerto la Biglietteria sarà aperta dalle ore 10.00 e fino all’inizio dell’evento.
Informazioni di biglietteria | |||
BIGLIETTI | INTERO | UNDER30 | OVER65 |
Posto Unico | € 18,00 | € 10,00 | € 13,00 |
Biglietto studenti 50% sul prezzo intero*
* riservato agli studenti delle Scuole primarie, Scuole secondarie di primo e secondo grado, Università e Istituti equiparati, Conservatori. Il Biglietto studenti è acquistabile solo in Biglietteria, previa presentazione della International Student Card in corso di validità, o del libretto universitario o di altro documento su carta intestata comprovante l’iscrizione scolastica per l’anno in corso.
FONDAZIONE DEL
TEATRO GRANDE DI BRESCIA
teatrogrande.it
SOVRINTENDENTE E DIRETTORE ARTISTICO
Umberto Angelini
RESPONSABILE COMUNICAZIONE
Valentina Molinari Tel. 030 2979327
valentina.molinari@teatrogrande.it
DOMENICA 25 FEBBRAIO ORE 11.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE
ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE
L’Ensemble del Teatro Grande è la formazione musicale residente della Fondazione del Teatro Grande. Il gruppo, nato nel 2012, si declina in differenti formazioni per esplorare il repertorio cameristico, affrontando affascinanti viaggi musicali che di volta in volta si concentrano su differenti temi: omaggi a compositori che hanno fatto la storia della musica, selezioni musicali per aree geografiche, programmi che mettono in luce un particolare strumento. I concerti dell’Ensemble si distinguono per le ricercate esecuzioni che spaziano dai capolavori della musica alle nuove composizioni contemporanee. L’organico dell’Ensemble si completa in alcune occasioni con la partecipazione di musicisti illustri o di giovani talenti che si stanno distinguendo nel panorama musicale italiano. L’Ensemble è coordinato da Andrea Rebaudengo che è anche pianista dell’Ensemble.
MARCO MANDOLINI
Nato a Montréal (Canada), ha studiato presso il Conservatorio della sua città con Johanne Arel e Raymond Dessaints, diplomandosi brillantemente in violino e in musica da camera. Premiato in vari concorsi nazionali, ha ottenuto borse di studio in Canada e in Olanda. Si è perfezionato al Conservatorio di Utrecht, conseguendo il diploma sotto la guida di Philippe Hirshhorn, alla Prague Mozart Academy e alla Hochschule für Musik und Darstellende Kunst a Vienna con Günter Pichler. Ha seguito corsi di perfezionamento con Boris Belkin all’Accademia Chigiana di Siena, con Viktor Liberman, Gerhard Schulz e con il Quartetto Alban Berg. È stato membro della European Community Chamber Orchestra e della Wiener Kammerorchester. Nel ruolo di Spalla dei primi violini ha collaborato con le seguenti orchestre: l’Orchestra del Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Tiroler Symphonieorchester Innsbruck, l’Orquésta Sinfónica de Galicia, l’Orquésta Filarmónica de Gran Canaria, suonando con direttori quali Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Fabio Luisi, Daniel Ohren, Peter Ötvös, Dennis Russell Davies, Maxim Vengerov. Dal 1997 Marco Mandolini è Spalla dei primi violini dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento con la quale è apparso numerose volte come solista e primo violino concertatore.
PAOLO BONOMINI
Vincitore del primo premio al XX Concorso internazionale Johann Sebastian Bach a Lipsia, Paolo Bonomini conduce un’attiva carriera internazionale come musicista da camera, solista e insegnante. Attualmente è primo violoncello della Camerata di Salisburgo e professore di violoncello presso la Hochschule für Musik, Theater und Medien Hannover. Dal debutto all’età di 15 anni, ha tenuto recital in tutta Europa, Sud America e Australia, e si è esibito come solista con, tra le altre, Camerata Berna, Sinfonie Orchester Biel, Pauliner Kammerorchester, Odessa Chamber Orchestra, Virtuosi di Praga. Il suo primo CD, “Violoncello italiano”, pubblicato da Genuin Classics, ha ricevuto ottime recensioni ed è stato scelto come “CD del mese” da Fono Forum, una delle principali te-state musicali tedesche. Membro fondatore del “Trio Boccherini”, ensemble d’archi con il quale ha registrato l’integrale dei trii di Beethoven per Genuin Classics, si è esibito in prestigiose cornici quali Wigmore Hall, Konzerthaus di Berlino, Bach-Archiv di Lipsia, Ene-scu Festival, Engadin Festival. Ha suonato al fianco di Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Franco Petracchi e con Giovanni Sollima nell’ambito del progetto Tenebrae, il principe dei musici in alcuni dei più importanti teatri italiani. È stato primo violoncello ospite presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Deutsches Symphonie-Orchestre di Berlino, la Mahler Chamber Orchestra, la Münchener Kammerorchester. Collabora nella stessa posizione con la Camerata Bern e la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema. Ha suonato con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e la Luzern Festival Orchestra, sotto la direzione di Claudio Abbado, Mariss Jansons, Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Sir Elliot Gardiner e Herbert Blomstedt. Tiene corsi di perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole ed è assistente di Jens Peter Maintz all’UdK di Berlino. È regolarmente invitato come assistente di Antonio Meneses alla Hochschule der Künste di Berna. Tiene masterclass al Real Conservatorio de Música de Madrid e al Conservatorio Superior de Música de Aragón. Da sempre interessato alla ricerca filologica, ha curato l’edizione critica delle “Sei Sonate per due violoncelli” di Tommaso Giordani, edito da Armelin Musica. Mario Brunello, Antonio Meneses, Jens Peter Maintz, Rainer Schmidt sono tra i musicisti che più l’hanno ispirato.
ANDREA REBAUDENGO
Studia pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinski e composizione con Danilo Lorenzini. Vince il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998. Suona per il Teatro alla Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, il Bologna Festival, il Ravenna Festival. Si esibisce in Europa, Stati Uniti, Canada, Colombia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Suona come solista con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, gli ottoni della Scala. È il pianista dell’ensemble Sentieri selvaggi, con il quale si esibisce all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, Bang-on-a-can Marathon di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MiTo, Biennale di Venezia. È pianista e coordinatore dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia. Ha un duo con Cristina Zavalloni con cui si esibisce alla Carnegie Hall di New York, allo Strathmore di Washington, al Teatro della Maestranza di Siviglia, al Festival Ilkhom-XX di Tashkent, al Festival di West Cork, al Festival del Castello di Varsavia, al Festival di Cheltenham, ai Concerti del Quirinale, al Teatro Rossini di Pesaro e nei Festival jazz di Berchidda, Roccella Jonica e Parma Frontiere. Suona in duo con la violista Danusha Waskiewicz, l’oboista Fabien Thouand, il percussionista Simone Beneventi e in duo pianistico con Emanuele Arciuli. Con Klaidi Sahatci e Sandro Laffranchini fonda l’Altus Trio. È il pianista di Solo Goldberg Improvisation, spettacolo con Virgilio Sieni. Insegna al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.